La razza Ragusana è originaria dei territori dei Comuni di Ragusa, Modica, Scicli e S. Croce Camerina. Una razza nativa in via di estinzione per la quale sono stati avviati interventi di tutela e valorizzazione e di promozione del consumo di latte. Questi interventi hanno portato negli ultimi anni a un incremento del numero dei capi.
Grazie alle sue dimensioni, la razza Ragusana si presta bene alla produzione di latte. Più grande è la mole dell’animale, maggiore è la quantità di latte secreto. L’asina Ragusana vanta un’altezza al garrese di 130 cm e un peso di circa 300-350 kg.
Tuttavia, rispetto ai ruminanti, l’assenza di una cavità intermammaria per l’accumulo di latte ne limita la quantità prodotta a ogni mungitura.
Ad oggi l’unica strategia manageriale per aumentare la produzione di latte per capo è aumentare la frequenza di mungitura, imitando l’allattamento del puledro e tenendo conto di un sufficiente intervallo tra una mungitura e un’altra. Basti pensare che solo aumentando l’intervallo di mungitura da tre a otto ore si può ottenere un aumento della produzione di oltre il 50%.
In tabella vengono riportatati alcuni dati chimico-fisici, presenti in letteratura, sul latte d’asina di tre razze italiane: Ragusana, Amiata e Martina Franca. Come si riscontra dai dati la razza Ragusana rispetto alle altre, primeggia per produzione di latte, sebbene scarseggi in contenuto di grasso. Ulteriori studi si rendono necessari per standardizzare il latte d’asina dal punto di vista nutrizionale ed in tal senso il progetto COR.AS.HER cercherà di dare il suo contributo.