logo_ue logo_regione logo_psr Sottomisura 16.1 "Sostegno per la costituzione e la gestione
dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività
e sostenibilità dell'agricoltura".
Progetto finanziato con i fondi dell'Unione Europea – FEASR

Il latte d’asina, alimento funzionale per piccoli e grandi

Intervista a Silvia Vicenzetti



Il latte d’asina può essere considerato un vero e proprio alimento funzionale per la prima infanzia tanto da poterlo considerare un buon sostituto alle bevande di soia o alle formule ipoallergeniche a base di idrosilati di proteine del latte vaccino, spesso caratterizzate da elevato costo, sapore sgradevole nonché dal rischio di cross reattività in soggetti sensibili.

Lo sostiene la prof.ssa Silvia Vincenzetti, Prof. Associato presso la Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino, che con la sua attività di ricerca sta dando un prezioso contributo al progetto di trasferimento di innovazione COR.AS.HERStrategie di innovazione per la valorizzazione del latte d’asina siciliano” Sottomisura 16.1 del PSR Sicilia 2014-2020 di cui soggetto capofila è il CoRFiLaC di Ragusa e che si pone tra gli obiettivi quello di creare delle opportunità di mercato per il latte d’asina di qualità. Dagli studi sinora condotti è emerso, quindi, che il latte d’asina è una valida alternativa nell’alimentazione dei neonati affetti da allergia nei confronti dei derivati del latte vaccino (APLV) Ig-E mediata e che non possono disporre del latte materno.

Ha un basso contenuto di caseine e ciò è responsabile della sua ipoallergenicità. Ma non è tutto! Interessante è la presenza di lisozima, un peptide bioattivo che esercita una funzione battericida e che nel latte d’asina è risultato essere in quantità superiori rispetto al latte vaccino e umano: si ritiene che sia tale enzima a conferire al latte d’asina la peculiarità di poter conservare a lungo le proprie caratteristiche organolettiche e microbiologiche nonché di aiutare a prevenire l’insorgenza di infezioni intestinali nei neonati.

“Il latte d’asina ha pure un elevato contenuto di lattosio e ciò lo rende molto appetibile, ma non solo: stimola l’assorbimento intestinale di calcio e risulta essere un ottimo substrato per la preparazione di bevande probiotiche – afferma la prof.ssa Vincenzetti-. Questo tipo di latte presenta un alto contenuto di acido linoleico e linolenico e perciò può essere utilizzato nel trattamento di dermatiti atopiche nei bambini”. Insomma, un vero e proprio scrigno di benessere se a ciò si aggiunge l’elevato contenuto di acido folico.

“La concentrazione di acido folico nel latte d’asina è maggiore rispetto agli altri tipi di latte presi in considerazione – aggiunge l’esperto-. Per noi questo è un risultato davvero significativo perché l’acido folico è coinvolto nella sintesi degli acidi nucleici e di conseguenza è importante per la crescita e lo sviluppo del feto. Infine, la sua carenza può causare diverse malattie come quelle cardiovascolari o il morbo di Alzheimer”.

 

A cura di Gianna Bozzali

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