Il progetto si articola in 9 azioni:
Azione 1
Preparazione all’avvio del progetto
Durante la fase preparatoria, sono stati realizzati 7 incontri presso l’Ispettorato Agrario e presso il CoRFiLaC, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei vari partner progettuali per evidenziare le esigenze e le problematiche delle aziende produttrici di latte d’asina e formulare e condividere proposte di interventi ed attività al fine di poter definire un piano progettuale.
Grazie alle visite in campo poste in essere presso le aziende, siamo riusciti a conoscere e definire le situazioni aziendali (posizione geografica, produzione, management, strutture, impianti, insieme alle eventuali problematiche) per trovare soluzioni adatte alle singole realtà aziendali da inseririe nel progetto.
Incontri anche con gli altri attori, Hering e Di3A dell’Università di Catania, sono stati realizzati per definire in modo congruo la distribuzione delle azioni relative al piano progettuale.
Tale fase ci ha consentito di realizzare una bozza sintetica della proposta progettuale e poi definire il piano finale delle azioni e delle attività che saranno presentate in seguito.
Azione 2
Animazione e coordinamento del progetto
In primis è stato costituito il Gruppo Operativo (GO), formulando il regolamento approvato da tutti i partners. L’animazione e il coordinamento del piano di progetto viene realizzata attraverso le comunicazioni con i partners individuali e le comunicazioni con l’amministrazione regionale. La comunicazione con i partners individuali è fondamentale per identificare eventuali problematiche e ritardi e per fornire i risultati al capofila. Sono previsti dei project meeting con i partners e l’innovation broker, con una cadenza annuale e semestrale. Questi meeting hanno l’obiettivo di monitorare gli stati di avanzamento del progetto, di discutere su eventuali problematiche ed esigenze per l’espletamento delle attività del progetto e per il raggiungimento degli obiettivi, e per la divulgazione a tutti i partners dei risultati raggiunti.
Azione 3
Preparazione delle singole aziende all’adattamento dell’innovazione (preparatoria)
È previsto il monitoraggio del management delle aziende agricole coinvolte, partendo dal controllo dello stato di salute e benessere degli animali, dell’alimentazione, dei parametri fisici ambientali e dell’igiene della stabulazione e zone di riposo, degli impianti e della routine di mungitura, insieme alle analisi e la valutazione quali-quantitativa del latte d’asina crudo, così da potere definire gli interventi mirati da effettuare in ogni singola azienda.
Questo controllo viene previsto per un eventuale incremento delle produzioni e per il controllo e la determinazione della qualità del latte crudo. In questa azione sono previsti una serie di rilievi che consentiranno nell’azione successiva di porre in essere gli eventuali miglioramenti quali-quantitativi del latte crudo d’asina, valutare la tutela della biodiversità ambientale, la tutela dei terreni per la prevenzione all’erosione del suolo, e stimare la possibilità di un eventuale aumento dell’impiego di risorse umane.
Azione 4
Definizione e applicazione della parte di bozza del disciplinare di produzione del latte d’asina pastorizzato di qualità con brand (introduzione dell’innovazione nelle aziende agricole)
È previsto il monitoraggio del management aziendale per valutare gli interventi definiti nell’azione precedente, apportare eventuali correzione e rivalutarli periodicamente.
Per la valutazione è necessario determinare il lisozima e le sieroproteine le cui metodiche devono essere adattate al latte d’asina.
Nella dieta degli asini con deficit energetico si inseriscono anche fioccati che saranno oggetto di valutazione.
Alla dieta classica si prevede l’inserimento di nuove essenze foraggere anche queste oggetto di valutazione quali-quantitativa nelle varie fasi di crescita.
Come nell’azione precedente, per le valutazioni della tutela sia della biodiversità ambientale che dei terreni contro l’erosione del suolo verranno in continuità effettuati dei rilievi annuali delle superfici adibite a pascolo e di terreno arato/non arato.
Importante in questa azione la messa in campo di interventi mirati di esperti del settore, la realizzazione di convegni e seminari per la formazione degli attori della produzione e per la divulgazione dei risultati e dell’innovazione.
Momento importante di questa azine sarà la definizione della bozza di disciplinare relativa alla produzione di latte d’asina crudo di qualità e quindi poi la definizione delle azioni di controllo così come sarà importante la creazione di una piattaforma web e rispettivo software a supporto degli allevatori, per la calendarizzazione delle attività di ispezione e per la condivisione dei risultati.
Azione 5
Definizione e applicazione della parte di bozza del disciplinare di produzione del latte d’asina pastorizzato di qualità con brand (introduzione dell’innovazione nelle aziende agricole)
La legislazione italiana limita la vendita di latte crudo al di fuori del contesto aziendale previa pastorizzazione.
Al fine di voler commercializzare un prodotto di qualità i parametri di pastorizzazione devono garantire i contenuti minimi di lisozima e sieroproteine.
Diversi protocolli di pastorizzazione con le rispettive qualità nutraceutiche e microbiologiche del latte d’asina crudo e pastorizzato saranno comparati per definirne i parametri di metodo di sanitizzazione che incidono meno sulle loro qualità.
Si procederà con la definizione dei parametri sensoriali del latte d’asina pastorizzato.
La bozza del disciplinare oltre a definire la qualità chimica e microbiologica andrà includere anche determinati requisiti sensoriali.
Definiti tutti i parametri di produzione e sanitizzazione insieme ai requisiti di qualità, si stila la bozza completa del disciplinare alla quale seguono le analisi di controllo e gli interventi previsti.
Azione 5
Definizione e applicazione della parte di bozza del disciplinare di produzione del latte d’asina pastorizzato di qualità con brand (introduzione dell’innovazione nelle aziende agricole)
La legislazione italiana limita la vendita di latte crudo al di fuori del contesto aziendale previa pastorizzazione.
Al fine di voler commercializzare un prodotto di qualità i parametri di pastorizzazione devono garantire i contenuti minimi di lisozima e sieroproteine.
Diversi protocolli di pastorizzazione con le rispettive qualità nutraceutiche e microbiologiche del latte d’asina crudo e pastorizzato saranno comparati per definirne i parametri di metodo di sanitizzazione che incidono meno sulle loro qualità.
Si procederà con la definizione dei parametri sensoriali del latte d’asina pastorizzato.
La bozza del disciplinare oltre a definire la qualità chimica e microbiologica andrà includere anche determinati requisiti sensoriali.
Definiti tutti i parametri di produzione e sanitizzazione insieme ai requisiti di qualità, si stila la bozza completa del disciplinare alla quale seguono le analisi di controllo e gli interventi previsti.
A corredo dell’azione vi saranno dei momenti formativi sul processo di pastorizzazione da adoperare nelle singole aziende.
Insieme alla bozza è prevista la creazione di un rispettivo brand per dare un’identità commerciale al latte d’asina fresco pastorizzato di qualità.
Inoltre è previsto lo studio e la creazione del packaging e dell’etichetta alimentare secondo la normativa vigente importanti per la tracciabilità del prodotto.
Azione 6
Preparazione dell’industria farmaceutica di trasformazione all’adattamento dell’innovazione (preparatoria )
In questa fase è prevista la realizzazione di diverse prove di liofilizzazione freeze-dried del latte pastorizzato presso i laboratori del CoRFiLaC tramite l’uso di un liofilizzatore da banco.
Per la definizione del protocollo finale di liofilizzazione freeze-dried si valutano i parametri applicati nelle prove, mettendoli a confronto con i rispettivi dati sul contenuto di marcatori definiti (come lisozima e sieroproteine), insieme al residuo di acqua e la valutazione di omogeneità del liofilizzato ricostituito.
I risultati delle prove effettuate saranno periodicamente comunicati all’industria farmaceutica di trasformazione.
Azione 7
Trasformazione del latte d’asina pastorizzato in integratori immunomodulante/-stimolante
In concomitanza all’azione n° 6, anche presso l’azienda farmaceutica di trasformazione si svolgeranno prove di liofilizzazione per la messa a punto del processo. Contemporaneamente si metterà a punto la formulazione degli integratori immunomodulante/-stimolante.
Seguirà lo sviluppo del packaging primario e secondario con la creazione delle rispettive etichette alimentari per i prototipi degli integratori. Per definire la stabilità degli integratori, saranno effettuate prove accelerate in camere climatiche alle quali seguono le analisi di controllo della qualità degli integratori.
Definiti tutti i parametri della linea di produzione e trasformazione del latte d’asina e degli altri ingredienti, tra cui Opuntia ficus indica, uva, probiotici, per la formulazione degli integratori, verrà definito il piano di qualità delle nuove linee di produzione.
Azione 8
Diffusione e Divulgazione dei risultati presso altre aziende e con RRN e EIP Agri
L’attività prevede la divulgazione dei risultati a tutte le imprese interessate ed ai consumatori. La divulgazione e la diffusione avverrà attraverso l’utilizzo di vari strumenti e attività quali conferenze stampa, workshop formativi, seminari, creazione di una piattaforma WEB a supporto delle aziende per la divulgazione del latte d’asina pastorizzato, pagine social, TV, mailing-list per l’invio di documenti utili al progetto, giornate formative sull’importanza del latte d’asina rivolte agli stakeholders, giornate formative rivolte alle scuole primarie sull’importanza del latte d’asina incluse le fattorie didattiche, giornate formative rivolte agli studenti universitari, articoli divulgativi di settore e scientifici a mezzo stampa e giornali online, giornate divulgative rivolte agli stakeholders e ai consumatori sui risultati del progetto. Ancora tramite la partecipazione ad eventi divulgativi (fiere, ecc.) a valenza locale, nazionale e internazionale ma soprattutto attraverso la rete RRN e EIP Agri.
Azione 9
Monitoraggio indicatori di risultato (monitoraggio)
Tutte le azioni di monitoraggio corrispondo agli indicatori dei risultati attesi.